UNA DOVUTA RISPOSTA al rag. CALOGERO LA PORTA, Presidente Nazionale della Federazione Siciliana della Caccia e della UNAVES.

Il rag. La Porta Calogero, Lillo per gli amici ( e voglio pensare d’essere comunque e sempre annoverato tra questi, perché in fondo a Lillo gli voglio un mondo di bene ) è un simpatico signore più che settantenne, con tanta buona volontà ma con tanti cattivi consiglieri.

Lillo La Porta, presidente nazionale della F.S.d.C. nonché dell’UNAVES ( sciagurata aggregazione di persone per bene se le prendiamo nella loro individualità, ma – ahimè – DIO CE NE LIBERI quando agiscono nella qualità di presidenti delle proprie rispettive associazioni…..!!!), dicevo Lillo La Porta mi manda a dire, con un comunicato UNAVES ( sic!!! ) che, in merito alla vigenza o meno del Piano Regionale Faunistico Venatorio, in buona sostanza SCONOSCO LA LEGGE e – cosa gravissima ed orrenda – questa “ignoranza” è aggravata dal fatto che il “funzionario direttivo” Alfano è un dipendente della Ripartizione Faunistico Venatoria di Ragusa.

Il tema del contendere è dunque la validità o meno del Piano Regionale Faunistico Venatorio 2013-2018, scaduto nel 2018 a parere dello scrivente ed invece ANCORA VALIDO per… “automatica proroga” … a parere di Lillo La Porta o, meglio, a parere di chi ha “COSI’ CONSIGLIATO” Lillo La Porta, perché – certamente – Lillo avrà preventivamente consultato lo staff di eccellenti avvocati di cui dispone la UNAVES.


Prima di entrare nel merito della questione che, anticipo, è questione complessa, ho da rappresentare a Lillo questo preliminare motivo di lagnanza:

– viene redatto un documento a me indirizzato ma MAI RITUALMENTE INVIATO, in pratica ne HO CONOSCENZA SOLO VIA WA perché INVIATOMI da alcuni amici.

Non mi pare proprio sia un bell’ EDUCATO MODO di colloquiare con le persone, perché le regole del bon ton vorrebbero che una lettera indirizzata ad un signore venga a questi recapitata, giammai resa anticipatamente pubblica al fine di esporla preventivamente ai giudizi ed alle considerazioni del web.

Ma – tant’è – la “buona educazione” è virtù dimenticata ai tempi d’oggi e, frequentando certi ambienti, me ne sono fatta una ragione!!

Entriamo nel MERITO della questione.

1° – Mi sento profondamente MORTIFICATO d’essere stato COLTO IN FALLO da Lillo La Porta, tuttavia con la coscienza della “DOCTA IGNORANTIA” ovvero di sapere perché so di non sapere, mi accingerei ad una lectio magistralis di diritto amministrativo, ma l’argomento è estremamente tecnico e, in questa sede, troverebbe tantissima gente assolutamente disinteressata che si stuferebbe in un battibaleno e … in un battibaleno … manderebbe a quel paese sia me che il buon Lillo La Porta.

2° – Dunque sarò SINTETICO e rammento solo che nel diritto NON ESISTONO AUTOMATISMI, ma formali atti che conferiscano certezza a fatti giuridicamente rilevanti, eppertanto, la parola “EVENTUALI” inserita nella nuova formulazione dell’art. 15 della L.r. 33/97, posta dall’art. 20 comma 2° lettera b) della L.r. 1° Luglio 2018 n° 10 – legge di stabilità regionale – NON ELUDE né si sottrae all’OBBLIGO di CERTEZZA GIURIDICA dell’atto, ovvero dare CERTEZZA PUBBLICA sulla assenza DI MODIFICHE E REVISIONI al vigente Piano Regionale Faunistico Venatorio, altrimenti l’interprete che deve applicare la norma, nella specifica per esempio chi elabora il C.V., prepara un documento che si esporrebbe alla NULLITA’, “sconoscendo” se nel quinquennio SIANO O MENO INTERVENUTE MODIFICHE le quali chiamino ad una REVISIONE del P.R.F.V. e, consentimi caro Lillo, nel quinquennio 2013-2018 di modifiche all’assetto territoriale e normativo che CHIAMANO ad una REVISIONE del P.R.F.V. ne sono intervenute a BIZZEFFE.

Pertanto provare a sconoscerle o ancor peggio ignorarle è segno di PROFONDA IMPREPARAZIONE, PROFONDA APPROSSIMAZIONE, PROFONDA IRRESPONSABILITA’, PROFONDA IGNORANTIA, da parte delle dirigenze regionali chiamate al CONTROLLO, degli operatori del diritto chiamati ad APPLICARLE, con potenziale GRAVE DANNO per i destinatari portatori d’interesse che ne sono i beneficiari!!!

Dunque il P.R.F.V. è ben privo di ogni validità e ben farebbero le dirigenze regionali preposte alla materia a mettervi URGENTEMENTE MANO, perché su questa materia si scatenerà l’IRA FUNESTA della C.S.U. e NON SUL CALENDARIO VENATORIO, strumento a corta efficacia perchè esprime i suoi effetti SOLO nell’arco di 5 mesi, col rischio di danneggiare il cacciatore siciliano ancor di più di quanto non sia stato già fatto.

Qui mi fermo, restando sempre disponibile a chiarimenti ed approfondimenti.

Tuo affezionatissimo

Carmelo Francesco Alfano