LE CARTE IN MANO ALL’UNAVES

Non ce ne voglia nessuno ma si insiste nell’errore….così non se ne esce più!!!

Cari amici cacciatori,

nell’ultimo post la C.S.U ha chiesto le dimissioni dell’assessore al ramo Bandiera e del dirigente generale al ramo Candore ed ha anche invitato tutte le associazioni venatorie che “ci stanno”, a SEDERSI CON NOI ATTORNO AD UN TAVOLO per COMBATTERE INSIEME la COMUNE BATTAGLIA.

Nessuna risposta abbiamo ricevuto.


Piuttosto ci capita per le mani un documento dello STUDIO LEGALE BARBAGALLO che pone “osservazioni e modifiche alla bozza di Calendario Venatorio 2019-2020” sotto forma di “mandato legale ad agire”, conferito appunto all’avv. Barbagallo da parte delle associazioni venatorie FSdC – Artemide – Liberi Cacciatori Siciliani – Associazione Siciliana Caccia e Natura – Caccia Pesca Ambiente Siciliano – ANCA – Italcaccia, tutte riunite nella UNAVES.

Questo documento che “rispettiamo” perché su carta intestata dell’avv. Alfio Barbagallo, ci appare però alquanto strano perché si presenta in DOPPIA VESTE: 1) l’avv. Barbagallo da una parte si dichiara membro del Comitato Regionale Faunistico Venatorio  2) l’avv. Barbagallo dall’altra parte si presenta come legale incaricato dalle associazioni sopra elencate.

Non abbiamo capito questa doppia funzione, in pratica è un documento che “propone” alcune modifiche al C.V. discusso in C.R.F.V. ma sotto forma di “azione legale” con preavviso di RICORSO in caso di non accoglimento delle dette proposte.

Un doppio ruolo quello ritagliato al rispettabilissimo avv. Barbagallo, quello di LEGALE e quello di ESPERTO faunistico venatorio.

Che l’avv. Barbagallo fosse un “esperto legale“ ci consta e gli è riconosciuto, ma che fosse anche un “esperto faunistico venatorio“ è cosa che apprendiamo adesso e – confessiamo – non avevamo alcuna conoscenza in tal senso.

Ma tant’è, ne prendiamo atto!!

Premettiamo, appena appena, un accenno di ragionamento giuridico: leggiamo in chiosa del documento dell’avv. Barbagallo che ci sarà un “ricorso” se l’amministrazione non “darà esecuzione alle disposizioni dell’A.G. “ visto che il C.V., così come è stato proposto dall’amministrazione, è più restrittivo rispetto alle indicazioni del CGA.

Ci apparrebbe alquanto strano, nel consolidato orientamento giurisprudenziale che dà priorità alla tutela della fauna selvatica rispetto all’esercizio venatorio, aggravato dall’immissione – nel sistema giuridico italiano – del principio di precauzione di matrice europea, che le indicazioni dell’Amministrazione Pubblica, più restrittive rispetto a quelle dell’A.G., possano trovare contrario accoglimento proprio dalla stessa A.G. !!

Mah! sarà pure così!! Ci intriga comunque culturalmente appurarlo.

Ciò detto ci pare si produca ancora un bel po di confusione e tentativi di nascondere i reali avvenimenti.

Per quel che ne sappiamo, la rispettabilissima UNAVES, già dal mese di Febbraio/Marzo, ha in solitaria lungamente discusso, contrattato e proposto il proprio schema di C.V. 2019-2020 con l’assessorato e l’assessore Bandiera in particolare, con il quale ci risulta corra BUONISSIMO SANGUE.

Non si capirebbe altrimenti perché queste associazioni SIANO RIMASTE IN SILENZIO FINO A LUGLIO, aspettando la convocazione del C.R.F.V. ( con quella ILLEGITTIMA inversione di procedura di cui abbiamo detto tra il parere ISPRA ed il parere del C.R.F.V ).

Una spiegazione potrebbe essere questa: l’UNAVES presenta e contratta la propria proposta di C.V. che recepisce le indicazioni del CGA, ma NON SI ASPETTAVA di essere SPIAZZATA, in C.R.F.V., da una proposta di C.V. fatta dalla amministrazione regionale ancora più restrittiva rispetto alle indicazioni del CGA.

Così capita – purtroppo – a quanti sono convinti di possedere le CHIAVI DEL PALAZZO, scoprendo con grave danno per tutti che, nel frattempo, il PALAZZO HA CAMBIATO LE FERMATURE !!!

Questo spiega anche la precipitosa FUGA dell’assessore dalla riunione del C.R.F.V.

Insomma, cari cacciatori, non ce ne vogliano gli amici dell’UNAVES, ma ancora mettono in campo strategie sbagliate.

ATTENZIONE !!!

In tutto questo ambaradan vi facciamo notare che NESSUN SEGNALE ARRIVA dal mondo ambientalista e pare che di questo tutti se ne siano dimenticati, come se non potesse aver pronte quelle BORDATE da far partire quando meno ce lo aspettiamo !!

Così il povero C.V. corre il rischio di subire un RICORSO da parte del nostro mondo per mano dell’UNAVES e potenzialmente subire un RICORSO da parte degli ambientalisti per cavilli sempre trovabili.

In tutto questo NON ABBIAMO ALCUNA GARANZIA che la caccia al coniglio possa aprirsi almeno dal 15 Settembre in TUTTI GLI AA.TT.CC. della Sicilia e NON PIU’ ESSERE CHIUSA!!

Ci pare che la confusione regni sovrana!!

Peccato che nella confusione mentale di tutti, chi ne paga le conseguenze siamo alla fine solo noi cacciatori.

Imperterrita l’UNAVES continua ad andare avanti DA SOLA e DA SOLA gioca una partita che non riesce a mettere in comune con altri soggetti associativi.

Si può ancora andare avanti così ??

Vi ricordo che la C.S.U. già a Gennaio ha PROPOSTO la COMMISSIONE DI ESPERTI per STILARE IL CALENDARIO VENATORIO, era un modo per TROVARE il miglior ACCORDO POSSIBILE.

Perché, vedete, cari amici cacciatori, il Calendario Venatorio non può essere fatto diventare TERRENO DI SCONTRO tra le parti, ma DEVE ESSERE ED E’ TERRENO DI ACCORDO.

Non ci sono IDEE PREVALENTI magari a colpi di carta bollata, ma solo IDEE CONDIVISE, che evitino quei contraccolpi alla nostra categoria bisognosa di tranquillità quando va a caccia.

La C.S.U. ha già abbondantemente e ripetitivamente detto che siamo anche disposti a qualche piccola rinuncia, purchè otteniamo la CERTEZZA che il C.V. non si esponga al rischio di essere bloccato dopo pochi giorni di apertura della caccia.

Ma questo ragionamento PARE LO FACCIA SOLO LA C.S.U., eppure ci sembra talmente semplice che ci stranizza non riescano a capirlo da altre parti.

Al punto in cui hanno messo le cose, LE STRATEGIE SONO ALTRE E GLI STRUMENTI DI LOTTA DA METTERE IN CAMPO BEN DIVERSI E PIU’ INVASIVI.

Sempre Vostro Affezionatissimo

Carmelo Francesco Alfano